Smaltimento rifiuti pericolosi: la procedura corretta, passo dopo passo

Ogni giorno, per svolgere le proprie attività lavorative e produttive, aziende e privati generano una quantità esorbitante di rifiuti pericolosi destinati a inquinare il mare, la natura e il territorio in cui abitiamo.
Ecco perché, quando si effettuano operazioni di smaltimento rifiuti pericolosi di ogni tipo, è fondamentale seguire una corretta procedura identica per tutte le regioni d’Italia, una procedura che permette all’uomo di non danneggiare l’ambiente e quindi se stesso.
Effettuare un’operazione di smaltimento rifiuti pericolosi senza avvalersi dell’aiuto di un professionista in questo delicato settore, potrebbe provocare danni molto gravi all’ambiente e alle persone che vi risiedono. Il consiglio, quindi, sia che siate un privato o il responsabile di un’azienda, è quello di avvalersi sempre dell’esperienza di una ditta efficiente come Rpa Group, leader nel servizio smaltimento rifiuti pericolosi in tutta Italia e specializzata nel centro Italia grazie al suo impeccabile servizio di smaltimento rifiuti pericolosi in Emilia Romagna.
Regole da seguire per lo smaltimento rifiuti pericolosi
Quando si produce un rifiuto in seguito a un’attività lavorativa, prima di occuparsi del suo smaltimento nell’ambiente con conseguenze a volte catastrofiche per la natura, bisogna sempre suddividere il rifiuto in rifiuto urbano o rifiuto speciale. Questa operazione è fondamentale per evitare che lo smaltimento rifiuti pericolosi abbia un impatto negativo sul territorio che ci ospita.
Una volta suddiviso lo scarto in rifiuto urbano o rifiuto speciale, è il momento di classificarlo secondo le categorie “pericoloso” o “non pericoloso”.
Questa è una fase molto delicata perché sarebbe dannoso per l’ambiente e per il genere umano effettuare operazioni di smaltimento rifiuti pericolosi con superficialità senza l’intervento di un professionista. A questo proposito, chiunque si occupi di gestione e smaltimento rifiuti pericolosi, deve attenersi passo dopo passo alla normativa ordinata dal decreto legislativo 152 del 2006.
Il decreto che regola le operazioni di smaltimento rifiuti pericolosi stabilisce che la gestione dei rifiuti da parte di privati e aziende costituisce attività di pubblico interesse e deve svolgersi nel massimo rispetto della protezione ambientale per la salvaguardia del territorio e della salute dell’uomo. Per far sì che questo avvenga correttamente è fondamentale eseguire controlli efficaci sugli scarti tenendo sempre presente la specificità dei rifiuti prima dello smaltimento rifiuti pericolosi in circostanze non idonee alla tutela ambientale.
Il decreto legislativo 152 del 2006 va seguito scrupolosamente in fase di smaltimento rifiuti pericolosi. La normativa, infatti, è stata elaborata per favorire la salvaguardia della salute e della vita umana, da realizzare attraverso la protezione e il miglioramento ambientale e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali le quali potrebbero essere gravemente inquinate durante la fase di smaltimento rifiuti pericolosi.
Classificazione dei rifiuti per un corretto smaltimento rifiuti pericolosi
Per facilitare lo smaltimento rifiuti pericolosi, bisogna attribuire agli scarti una classe di pericolosità indicata con la sigla HP, seguita da un numero. Al momento esistono quindici livelli di pericolosità basati sulle caratteristiche dannose del rifiuto. Le fasce di pericolo che vanno da HP1 a HP15 devono essere determinate con accuratezza dagli addetti ai lavori al fine di procedere alla gestione e allo smaltimento rifiuti pericolosi in tutta sicurezza.
La classe HP1 comprende rifiuti esplosivi mentre la classe HP15 comprende rifiuti che non possiedono particolari caratteristiche di pericolo ma potrebbero presentarle in un secondo momento e quindi vanno considerati ugualmente dannosi per l’uomo e l’ambiente e vanno trattati secondo la normativa sullo smaltimento rifiuti pericolosi.
Nella scala che va da rifiuti HP1 a rifiuti HP15 rientrano tutta una serie di rifiuti pericolosi tra cui rifiuti infiammabili, irritanti, tossici, cancerogeni, corrosivi, infettivi, ecotossici, spurgo fosse biologiche, ecc...
Ecco perché, quando si deve svolgere un’attività di smaltimento rifiuti pericolosi in qualsiasi zona d’Italia ma soprattutto nelle Marche ed Emilia Romagna, è fondamentale rivolgersi a chi ha esperienza nel settore smaltimento rifiuti pericolosi. RPA Group è qui per questo. Con la sua esperienza può supportare chiunque debba occuparsi di smaltimento rifiuti pericolosi.
È un’azienda dotata dei migliori mezzi e macchinari manovrati da personale addetto e specializzato, veri operatori professionisti dello smaltimento rifiuti pericolosi, i quali hanno il compito di trasportare materiali dannosi in sede dove altri addetti possono ottenere materie da riutilizzare. Rpa Group si pone come obiettivo l’equilibrio tra uomini e natura attraverso un riciclo dei rifiuti efficiente e aspira al benessere degli abitanti delle zone in cui opera smaltendo i rifiuti correttamente proteggendo e migliorando la salute di ogni persona.